Non è assolutamente un argomento nuovo, ma finché il problema non è risolto rimane di attualità ed è importante non assuefarsi al malcostume.
Via dei Crociferi, una delle strade più belle dell’intera Sicilia, Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco, rimane poco valorizzata e, anzi, bistrattata. Oltre l’eccellente patrimonio architettonico e il recente restauro dell’ex Convento dei Crociferi, in attesa del restauro dell’ex Collegio dei Gesuiti, l’unico aspetto positivo di quest’incantevole strada settecentesca, oltretutto a vantaggio della sua salvaguardia e fruizione, sarebbe rappresentato dall’essere esclusivamente pedonale. Il condizionale, evidentemente, è d’obbligo perché di fatto non è così.
Il tratto compreso tra piazza San Francesco d’Assisi e via Antonino di Sangiuliano è protetto solo da paletti posti a nord, ma spesso si trasforma in parcheggio, specialmente nelle ore notturne, sfruttando l’accesso da piazza Asmundo. L’altro tratto, che si estende fino a Villa Cerami, è invece percorso abitualmente da auto e motorini ed è addirittura spesso presente un parcheggiatore abusivo che invita i mezzi a circolare e a parcheggiare, in totale sprezzo dell’area pedonale, complice l’impunità. Le foto parlano chiaro.
Multe e varchi controllati o protetti: queste, nell’ordine in cui possono attuarsi, i rimedi a cui fare ricorso. A Catania le aree pedonali sono poche, ma il problema dell’attraversamento illecito da parte dei veicoli e della sosta selvaggia le interessa quasi tutte: a salvarsi è solo piazza Università, non a caso l’unica ad essere protetta da dissuasori e da pilomat.
Auspichiamo di poter presto ammirare la Via dei Crociferi, ma anche via Teatro Massimo, piazza Vincenzo Bellini e piazza Cutelli davvero libere dalle auto, possibilmente protette con barriere fisiche, senza dover assistere alla scena, reale, di turisti molestati dai clacson per farli spostare proprio mentre intenti a scattare una foto ricordo delle bellezze di Catania. Per via Crociferi un piccolo sogno è rappresentato anche dalla eventuale pedonalizzazione della vicinissima piazza San Francesco d’Assisi, per la quale è in corso una petizione.
Frequentando la zona, ho avuto di osservare la pessima gestione che l’università esercita sulla Villa Cerami, sede dei corsi di laurea di Giurisprudenza. Molto spesso i turisti trovano il cancello chiuso (anche i sabati e le domeniche) ed anche quando è aperto non vi è adeguata attenzione alla fruibilità turistica. Bisogna dire che anche la movida in certe zone non è molto rispettosa dei luoghi. Le scritte sui muri lo dimostrano.